DESCRIZIONE
Polpette di carne di suino molto saporite , sono ottime cotte a fuoco lento in padella con olio e foglie di salvia come accompagnamento alla tipica polenta Trentina.
La mortandela è un prodotto sostanzialmente fresco. Al naso non deve prevalere l’odore di carne e le spezie non devono essere troppo invadenti. In bocca la qualità dipende dalla buona mondatura della carne: non si devono sentire nodi, parti coriacee e cartilagini. Si può consumare cruda o cotta in abbinamento a polenta, patate o verdure di campo lesse, come il tarassaco. Alimento popolare, rustico, accattivante, va abbinato a vini con le stesse caratteristiche. Ad esempio il Teroldego, il Marzemino o il Gropello possono rappresentare un ottimo accompagnamento.
LAVORAZIONE
Dalla curiosa forma a polpetta, fortemente affumicato e dal caratteristico colore bruno, questo antico salume si ottiene disossando le carni, sgrassandole, snervandole, macinandole e aggiungendo un mix di spezie. L’impasto così ottenuto si divide in piccole porzioni. A questo punto le carni non sono insaccate, ma appallottolate e adagiate su assi di legno, su uno strato di farina di grano saraceno. Dopo una prima asciugatura di circa 12 ore si passa all’affumicatura (ad una temperatura di circa 25°C) e, dopo sei o sette ore, le mortandele devono essere girate, una a una, perché si asciughino e affumichino in modo uniforme. Dopo una settimana di stagionatura sono pronte, ma è meglio aspettare almeno un mese per il consumo.
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